
Gli alpinisti François Cazzanelli, Emrik Favre e Stefano Stradelli aprono una nuova via, Couloir Isaïe , sulla ovest dell’Aiguille Noire de Peuterey
Couloir Isaïe
600 metri di sviluppo per 12 tiri, gradati M8 7a/7a+ (AI 5) sulla parete ovest dell’Aiguille Noire du Peuterey con uscita sulla Punta Brendel a 3498 metri. Sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, François Cazzanelli, Emrik Favre e Stefano Stradelli annunciano l’apertura di Couloir Isaïe.
“È sempre difficile riordinare i pensieri dopo un’avventura in montagna” scrive Cazzanelli, atleta del team La Sportiva. “Le emozioni sono tante e non si sa mai da dove cominciare. Sulla ovest della Noire abbiamo vissuto una grande avventura. Non era facile, ma grazie alla nostra forza di volontà e a un grande lavoro di squadra abbiamo fatto una cosa veramente speciale che ci ricorderemo per tutta la vita!!”
In cordata con Favre e Stradelli, Cazzanelli ha aperto questa bella linea “logica e completa, dove si passa dalla scalata su ghiaccio a quella su roccia passando dal misto.”
I tre alpinisti sono stati costretti inoltre a un bivacco veramente duro dove per tutta la notte sono stati sotto tiro dello spindrift – particelle di ghiaccio o neve polverosa trasportate dal vento o dalla forza di gravità – che ha bagnato i loro sacchi a pelo, congelandoli. Nonostante questo, sono comunque riusciti a liberare la via.
Stefano Stradelli si unisce all’emozione di Cazzanelli. “In questi tre giorni abbiamo vissuto emozioni davvero forti e indimenticabili. Per me è stata la prima vera esperienza nell’aprire una via così complicata su una montagna così severa. Devo ringraziare molto i miei soci che hanno avuto fiducia in me e che mi hanno trasmesso la loro esperienza. Mettersi in gioco con una bella squadra e unire le forze è stata la formula vincente per raggiungere l’obiettivo.”
Il nome attribuito alla nuova linea si deve a Favre, che l’ha chiamata così in onore di suo figlio: lo definisce come “uno dei più bei regali che avrebbero potuto fargli i suoi compagni di cordata.”
Sognando l’inimmaginabile
Questa nuova apertura per la cordata arriva a meno di due settimane da un’altra notevole impresa: la salita di Sognando l’Inimmaginabile, una via (600 metri di sviluppo, WI 4+ M7) sulla parete est del Mont Blanc du Creton nelle Petites Murailles, aperta il 3 febbraio.
“Una via non banale, di grande bellezza” è stato il commento di Cazzanelli. Il nome è da attribuirsi alla sorpresa della cordata nel trovare una linea così bella e divertente.
“Sempre con il nostro spirito di divertimento e amore per la montagna e l’avventura, abbiamo passato una bellissima giornata” ha concluso l’alpinista.
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