In questo articolo si parla di:

Il 10 febbraio il brand norvegese Helly Hansen ha celebrato per il secondo anno consecutivo l’International Ski Patroller Day, per ringraziare i professionisti della neve che si occupano della sicurezza e del soccorso degli sciatori sulle piste di sci in ogni parte del mondo.

Ski Patroller Day

In questa giornata speciale Helly Hansen ha invitato gli amanti dello sci e dello snowboard a mostrare il loro apprezzamento per gli ski patroller della propria località, condividendo messaggi e altre forme di ringraziamento, sia di persona sia sui social utilizzando l’hashtag #skipatrolday.
​”Siamo onorati di essere il marchio di fiducia di così tanti professionisti della neve, e siamo grati per tutto ciò che fanno per proteggere sciatori e snowboarder mentre si godono il proprio sport preferito all’aria aperta“, commenta Oliver Flaser, category managing director for professional services di Helly Hansen.

Photo: Cam McLeod

Oltre alle innumerevoli ore trascorse ogni stagione per allenarsi e mantenere le loro competenze professionali, gli ski patroller con cui collaboriamo ci forniscono anche un prezioso feedback per aiutarci a migliorare e far evolvere continuamente il nostro abbigliamento. Siamo orgogliosi di sostenere anche quest’anno l’International Ski Patrol Day e, dopo aver visto l’apprezzamento da parte di sciatori e snowboarder di tutto il mondo lo scorso anno, siamo entusiasti di continuare con questa iniziativa”.
​Per dimostrare in modo tangibile il proprio sostegno agli ski patroller, dal 9 all’11 febbraio 2023 Helly Hansen ha donato il 5% dei ricavi delle vendite online e di alcuni store ad alcune organizzazioni che sostengono gli ski patroller e la sicurezza in pista in diverse località del mondo. Maggiori dettagli sull’iniziativa e sulle storie di ski patroller come Rachel Efta, una delle professioniste della neve a Big Sky in Montana, sono state raccolte nella sezione dedicata del website Helly Hansen: www.hellyhansen.com/ski-patrol.

Gli incidenti sulle nostre piste

Ogni anno in Italia si verificano circa quarantamila incidenti sulle piste. Per quanto lo sci resti uno sport con un profilo di incidentalità nella media, se le conseguenze sono spesso meno gravi di quanto potrebbero esserlo è merito degli ski patroller, i professionisti della neve che si prendono cura della sicurezza delle piste e intervengono in caso di infortunio degli sciatori.

Secondo i dati relativi alla passata stagione sciistica, rilevati e analizzati  dall’Istituto Provinciale di Statistica della Provincia di Bolzano (ASTAT), il profilo dello sciatore che ha statisticamente maggiori probabilità di avere un incidente in pista corrisponde a quello di una donna di età compresa tra i 50 e i 60 anni, che scende lungo una pista di difficoltà rossa o blu, tra le undici del mattino e l’una del pomeriggio.

Photo: Steven McKenna

​In realtà la differenza di genere è veramente modesta, con il 51,6% di donne e il 48,4% di uomini che hanno subito un infortunio in pista, ma la statistica si inverte nella seconda classe di età più coinvolta dagli infortuni, quella dagli undici ai venti anni di età: in questo caso, sono bambini e ragazzi di sesso maschile i più soggetti a un incidente.
​Sempre secondo il medesimo studio, contrariamente a quanto ci si potrebbe immaginare, piste nere e investimenti da parte di altri utenti non corrispondono al maggior rischio statistico. Infatti, nel 75% dei casi gli infortuni avvengono per una caduta accidentale e solo il 15% per collisione, mentre meno di un infortunio su dieci avviene sulle piste nere, nonostante queste siano oltre il 14% del totale nel territorio preso in esame.