
Gli ultimi due anni hanno scompaginato ancor più le carte del mercato e ribaltato il tavolo delle consuete certezze che, per molto tempo, hanno contraddistinto le dinamiche del nostro settore: appuntamenti e fiere canoniche ben segnati a calendario e pressoché irrinunciabili ai più, campagne vendite e ordini attentamente programmati, consegne relativamente precise o comunque garantite.
Oggi ci troviamo a fare i conti con un mercato molto più instabile, imprevedibile e schizofrenico, dove parametri come l’incertezza e la flessibilità fanno da padrone. A conferma di questa tendenza, così come un ritrito adagio ci ricorda che “non esistono più le mezze stagioni”, parimenti noi aggiungiamo “non ci sono quasi più mesi tranquilli”. Il primo del 2023 non può che confermare questo assunto. Saranno infatti quattro settimane e tre giorni intensi e impegnativi (forse) come non era mai accaduto nel recente passato.
Un casuale (fino a un certo punto) allineamento di astri ha prodotto un proliferare di eventi ravvicinati o addirittura in piena sovrapposizione. Tra questi vale la pena citare due kermesse molto diverse ma a loro modo storiche e significative come Pitti (a Firenze dal 10 al 13 gennaio) e Prowinter (Bolzano, 11-12 gennaio). Se la prima rimane decisamente orientata al mondo fashion, è comunque significativo al suo interno il ritorno della sezione I GO OUT, che interpreta il trend contemporaneo dell’outdoor style e ospiterà una selezione di prodotti innovativi che uniscono stile e performance, attenzione all’ambiente e alla creatività.
La fiera alto-atesina prova invece a rilanciarsi dopo anni difficili giocando (e parecchio) d’anticipo, passando dalla storica data di aprile a quella inedita di inizio gennaio. Un concetto che pare non dispiacere al mercato, in particolare quello dello sci, settore fondamentale per la snow industry. Totalmente assente, invece, all’interno della tanto attesa edizione invernale di ISPO, tornato a Monaco di Baviera in presenza dopo ben due edizioni cancellate. Per un bilancio finale in chiaroscuro ma più positivo delle attese, perlomeno in termini di afflusso generale (tutti i dettagli e le interviste esclusive con un primo panel di espositori alle pagine 16-20).
Non è ovviamente finita qui. Perché a gennaio si concentreranno anche molti altri eventi e test sulla neve, sia rivolti al trade che al pubblico. Molti li trovate peraltro segnalati sulle pagine di Outdoor Magazine e Snowbusiness. Non ce ne vogliano gli altri, ma quello da segnare davvero bene in grande sulla propria agenda andrà in scena il 22-23 gennaio tra Ponte di Legno e Passo del Tonale. Sarà questa la spettacolare location che ospiterà la prima, attesissima edizione dei Winter Business Days. Innovativo concept B2B ideato dal nostro gruppo sul modello degli ORBDAYS di Riva del Garda, giunti lo scorso luglio all’ottava edizione con numeri sensazionali per un evento italiano (almeno per il momento): oltre 100 espositori e più di 1.000 retailer in rappresentanza di 430 insegne.
I nuovi WBDAYS, così come gli altri eventi previsti nei primi 31 giorni dell’anno, ci daranno importanti indicazioni sull’orientamento del mercato e su quale bilancio finale dobbiamo attenderci dalla stagione invernale. Il tutto, come sempre, influenzerà più o meno positivamente l’intera annata, oltre che l’inverno FW 23-24. Dal nostro osservatorio quotidiano sul mercato confidiamo che tali risposte possano essere, se non entusiastiche, perlomeno ampiamente rassicuranti.
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