
Steve Rendle si è dimesso dalla carica di ceo di VF Corp. Mentre l’incarico ad interim è stato assegnato a Benno Dorer, Lead Indipendent Director del cda, le azioni di VF sono calate dell’11%.
La reazione di Wall Street
Le dimissioni di Steve Rendle da ceo di VF Corp sono arrivate lunedì 5 dicembre, dopo quasi sei anni di lavoro. A Wall Street, già lunedì sera le azioni di VF hanno chiuso a 29,51$, perdendo 3,71$, ovvero l’11%. Complessivamente, lo stock ha perso il 59% del suo valore dall’inizio del 2022 — quando le azioni erano quotate 73,22$.
La scelta di Rendle è stata una sorpresa ma comunque non uno shock per gli analisti di Wall Street, visto lo scarso rendimento di VF negli ultimi anni. Nel secondo trimestre fiscale, la corporazione ha registrato un fatturato complessivo in flessione del 4%.
Vans, tra i brand di punta, ha chiuso con un -13% e anche Timberland ha chiuso in negativo, sul -4%. Solo The North Face ha registrato un incremento dell’8%.
Inoltre, la perdita operativa registrata ammonta a quasi 91 milioni di dollari, dal precedente valore positivo per 558 milioni.

Steve Rendle, ex-ceo di VF.
Cosa succede ora
L’incarico ad interim è stato assegnato a Benno Dorer, Lead Indipendent Director del consiglio d’amministrazione della società, con effetto immediato. Richard Carucci, direttore del cda dal 2009, assume invece l’incarico di chairman del board, sempre ad interim. VF ha inoltre incaricato un’azienda esterna di occuparsi della ricerca della figura che sostituirà Rendle.
Rendle era entrato in VF nel 1999 come vice presidente delle vendite di The North Face. A lui va il merito della crescita del brand di cui è stato presidente dal 2004 al 2011. Rendle è poi diventato presidente dell’Outdoor Americas Coalition, poi presidente e COO prima di diventare ceo nel gennaio del 2017.

Benno Dorer, ceo ad interim di VF.
Le previsioni per il 2023
VF si attende ora una crescita ridotta per il 2023 rispetto a quanto inizialmente previsto: si prospettano infatti i 3/4 punti percentuali di crescita invece di 5/6. Gli analisti sostengono che il nuovo ceo potrebbe cambiare la strategia VF ripensando la localizzazione del capitale prioritario, inclusi i diventi della compagnia. Credit Suisse ha ridotto il rating di VF da neutral a outperform, riducendo il prezzo target da 36$ a 28$.
L’analista Michael Binetti ha dichiarato: «Pensiamo che si tratti ancora di una solida collezione di brand, e pensiamo che lo stock si potrebbe stabilizzare una volta il mercato rassicurato dalla fine delle revisioni EPS. Ma la brusca transizione del ceo e la mancanza di chiarezza hanno aumentato l’incertezza a breve termine in un contesto già penalizzato dall’analisi EPS.»
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