
La neutralità climatica entro il 2024: una bella sfida che l’azienda bavarese ha preso molto sul serio con la strategia di sostenibilità ProtACT2024. In primo piano l’ambiente, naturalmente, ma anche il cliente, con il quale Ortovox si impegna a costruire un vero e proprio rapporto di fiducia. Sì, perché la credibilità di una azienda passa (anche) da questo. E lo fa con azioni concrete. Ne sono un esempio la linea Swisswool e la collezione freeride, già climaticamente neutre dalla stagione autunno/inverno 2021/22. Dall’estate 2022 anche la collezione da arrampicata è a impatto ambientale zero. Lo stesso vale per lo shop online, climaticamente neutro da aprile 2022.
“Gli obiettivi che ci siamo posti sono a dir poco elevati. Di conseguenza stiamo attuando una serie di misure per raggiungerli. Ma c’è ancora molto da fare!”, afferma Katrin Bauer, Head of CSR in Ortovox. “La neutralità climatica è uno dei sei obiettivi definiti dalla strategia aziendale, ma non lo consideriamo un obiettivo scollegato. Chiunque inizi ad approfondire il tema della sostenibilità si rende subito conto che è tutto collegato. Il nome ProtACT2024 contiene già in sè un appello ad agire e definisce una data entro cui raggiungere l’obiettivo”.
Cosa significa essere climaticamente neutri?
“I livelli della neutralità climatica sono tre: l’eliminazione di CO₂, la riduzione e la compensazione. L’obiettivo primario è sempre quello di evitare le emissioni di CO₂, poi si tenta di ridurle e solo infine di compensarle. Chiaramente, soprattutto durante la fase iniziale, queste tre misure non possono essere adottate separatamente, ma avvengono contemporaneamente.” Le aziende, i processi e i prodotti le cui emissioni di CO₂ vengono compensate, secondo il principio dei tre livelli e dopo aver sostenuto progetti di protezione ambientale riconosciuti a livello internazionale, possono definirsi neutrali dal punto di vista climatico. Secondo Katrin Bauer, la compensazione senza un’effettiva riduzione delle emissioni di CO₂ non è abbastanza efficace e dovrebbe rappresentare solo una soluzione transitoria. Tuttavia è vero che, senza la compensazione, molti progetti che consentono la riduzione o l’eliminazione delle emissioni non potrebbero essere realizzati. Un esempio di diminuzione delle emissioni di CO₂ in Ortovox è rappresentato dal progetto di riduzione degli imballaggi: in un anno è stato possibile risparmiare il 25% di CO₂ grazie a diverse ottimizzazioni. Per esempio, i sacchetti di plastica sono stati sostituiti con il 30% di rifiuti post-consumo e il 70% di rifiuti pre-consumo: una misura che consente di risparmiare 3,5 tonnellate di nuova plastica all’anno. Per quanto riguarda la compensazione, Ortovox si sta concentrando sull’implementazione di misure per l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento. A questo scopo l’azienda bavarese è coinvolta nel Supply Chain Decarbonisation Project promosso da EOG lanciato all’inizio del 2021, che punta a ridurre le emissioni di gas serra e ad aumentare l’uso di energie rinnovabili all’interno della catena di approvvigionamento.
Oltre alla neutralità climatica, la strategia ProtACT2024 include altri cinque obiettivi:
l’utilizzo esclusivo di lana certificata Ortovox Wool Promise,
l’ottenimento del titolo di Leader della Fair Wear Foundation,
una produzione realizzata per il 60% in Europa,
una collezione al 100% priva di PFC,
la longevità e la riparabilità dei capi
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