
Prosegue il percorso verso la sostenibilità dell’azienda F.lli Campagnolo, che dal 1948 produce abbigliamento sportivo e per il tempo libero attraverso i suoi brand dedicati (CMP, Melby, Marina Militare, Maryplaid). Il marchio veneto è tra i fondatori di Cobat Tessile, consorzio volontario italiano per la raccolta, il trattamento e il riciclo di prodotti tessili giunti a fine vita.
Il consorzio è stato costituito da Cobat spa, la più grande piattaforma dell’economia circolare in Italia controllata dal gruppo Innovatec. La sua mission è rendere protagonisti dell’economia circolare i produttori, gli utilizzatori e gli importatori di prodotti realizzati in tessuto e degli scarti derivanti dalle attività di produzione, trasformando i loro prodotti giunti a fine vita in nuove materie prime o in energia. F.lli Campagnolo ha scelto di essere tra i primi promotori di questo progetto insieme a Leva Spa, Remmert Spa, le associazioni delle piccole, medie e grandi industrie (Cna, Confartigianato, Casartigiani e Confindustria Toscana Norda) e Tintess Spa, società attiva nel settore del riciclo.
La condivisione di saperi e conoscenze tra tutti questi attori coinvolti è la prima importante sfida del consorzio. In seconda battuta il gruppo si pone l’obiettivo di sviluppare servizi integrati sempre più competitivi a livello ambientale, economico e sociale, per la gestione del fine vita dei prodotti tessili. Il tutto anticipando o rispondendo puntualmente ai mutamenti delle norme e del mercato, facendo innovazione sostenibile.
L’impegno sostenibile
F.lli Campagnolo ha deciso di mettere a servizio del progetto il suo know-how di produttore di abbigliamento al fine di identificare uno sviluppo più sostenibile. Questa scelta apporterà benefici non solo all’ambiente, ma anche all’intero sistema economico nazionale, riducendo gli sprechi e generando nuove materie prime, guidato dai valori della trasparenza, dell’efficienza, e della sostenibilità. L’azienda si sta impegnando a consolidare una gestione produttiva che segua le regole dell’economia circolare in ogni sua fase. Sono state già messe in campo azioni che coinvolgono le aree People (dipendenti e tessuto sociale), Planet (ambiente) e Product (prodotto), come l’inserimento di stagione in stagione di articoli certificati GRS. A fine anno verrò condiviso il primo Bilancio di Sostenibilità, a conferma del lavoro svolto e dei risultati raggiunti.
“Far parte del cambiamento vuol dire non subirlo” Fabio Campagnolo
La reattività su temi attuali come la sostenibilità ha consolidato la solidità di un Gruppo con un occhio sempre rivolto al futuro, ma dalle solide basi. Per questo si può permettere di guardare al futuro con fiducia, lo dimostrano i numeri che caratterizzano l’ultimo anno di attività. Nel 2021 grazie a un incremento dei ricavi l’azienda ha consolidato il bilancio a quasi 185 milioni di euro di fatturato, riassorbendo la fluttuazione dell’annualità precedente. Questo atteggiamento positivo si rileva anche dall’analisi del MOL, che dal 7,6% del 2019, passando per il 19,3% del 2020, è arrivato al 21,7% del 2021, dimostrando la reattività positiva di un oculato progetto amministrativo.
Fabio Campagnolo ha così commentato. “In linea con il nostro percorso verso la sostenibilità abbiamo deciso di essere tra i fondatori di Cobat Tessile perché vogliamo essere parte attiva della tavola rotonda che lavorerà sul tema della trasformazione dei vestiti non più utilizzabili e degli scarti in nuove materie prime o in energia, anticipando la richiesta della normativa EPR che chiede anche a noi produttori tessili di adeguarci e gestire in prima persona l’intero ciclo di vita del prodotto”.
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