
“È chiaro che il settore outdoor ha un’eccellente resilienza di fondo. Nel 2021, ciò ha consentito ai marchi di beneficiare della crescente voglia dei “praticanti” di immergersi nella natura, provocata dalle limitazioni imposte dalla pandemia in tutta Europa. Il nostro settore si è adattato molto bene a circostanze in rapido mutamento e, nel complesso, ha raccolto i frutti con l’allentamento delle restrizioni. Sostenere quel boom di partecipazione sarà difficile e, insieme ai problemi della catena di approvvigionamento in corso e all’aumento del costo della vita, sappiamo che le aziende devono affrontare alcune sfide significative quest’anno. Tuttavia, il settore dell’outdoor è fondamentalmente in ottima forma e può affrontare queste sfide” – le parole di Pauline Shepherd, EOG Head of Market Insights (nella foto di apertura).
I nuovi dati derivanti dagli studi di mercato europeo effettuati dall’European Outdoor Group (EOG) indicano che, dopo la pandemia, il settore dell’outdoor si è fortemente ripreso. I dati sulle vendite 2021 rivelano che il valore all’ingrosso delle principali categorie di prodotti ha superato per la prima volta i 6 miliardi di euro, mentre il volume delle unità vendute durante l’anno ammonta a 240 milioni di euro. Il rapporto EOG State of Trade si basa sulle vendite di oltre 100 aziende outdoor in Europa tra abbigliamento, calzature, attrezzature, multisport/lifestyle.
Nel complesso, molte aziende hanno registrato un’elevata crescita a doppia cifra nel 2021, con una media del +18,7% in valore complessivo per i mercati europei rispetto al 2021 e del 2020 e +18,2% in unità. Significativa anche la crescita rispetto al 2019 pre-pandemia, +7,5% in valore e +5,3% in unità.
Sul prossimo numero di Outdoor Magazine, il report dati approfondito.
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