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Già in crescita nel 2021, il trail running è pronto ad affermarsi tra i trend principali della prossima stagione estiva. Questo è quanto emerso dalla nostra inchiesta ai brand. Protagonisti sono stati Crazy, HOKA, SCARPA, La Sportiva, Dynafit, Scott, New Balance, Brooks e Saucony. Distribuzione, tempi di consegna, prezzi, consumatori, prodotti, tendenze e preview sono stati gli aspetti su cui ci siamo focalizzati. Di seguito un riassunto di quanto emerso.

La prima domanda che abbiamo posto ai marchi è relativa al fatturato, di quanto conti quello relativo al trail running e quanto sia cresciuto/diminuito nel 2021 rispetto al 2020. Le risposte sono tutte positive, i brand hanno registrato un aumento di fatturato per questa categoria con un picco del 30%, guadagnando valore nelle vendite totali anche per le aziende multidisciplina come La Sportiva per il quale il brand manager Stefano Prati ha dichiarato: “Per la prima volta nel 2021, la categoria Mountain Running ha rappresentato la fetta più grossa del nostro fatturato, poco meno di un terzo delle nostre vendite totali. La crescita è stata molto importante, le vendite sono cresciute del 30% circa rispetto all’anno precedente”.

Rispetto alla distribuzione tutti i brand intravedono un forte potenziale di crescita visto anche l’aumento dei praticanti e della domanda, ma come afferma Gianluca Farinelli, sales manager Italia di SCARPA:saremo costretti a un turnover anche se la tendenza ci imporrebbe al contrario un aumento”. Una situazione dettata da problematiche nell’approvvigionamento e nella logistica, ma anche dalla volontà di rassicurare e tutelare i rivenditori a proposito di una crescita controllata. A tal proposito emergono le dichiarazioni di Alberto Menici, sport division senior sales manager di SCOTT: “La nostra idea è quella di poter crescere sempre di più con loro salvaguardando la distribuzione” e dello stesso Prati:Siamo felici che sempre più negozi richiedano i nostri prodotti, ma la nostra espansione in questo senso rimane molto controllata anche per poter garantire un servizio adeguato ai nostri clienti”.

È ormai noto che le consegne dei prodotti trail (e non solo) spring summer 2022 per molti marchi sono e saranno soggette a revisioni e ritardi. La maggior parte dei brand confermano questa situazione. “Il Gruppo Oberalp continua a investire per ridurre ogni possibile ritardo. Ricorriamo anche a spedizioni via aria, ma soprattutto abbiamo anticipato la produzione di quasi un anno e mezzo dalla consegna, per compensare eventuali ritardi. Tuttavia, a volte nemmeno questi sforzi sono stati sufficienti, ma abbiamo trovato grande comprensione da parte dei nostri clienti che hanno dimostrato, ancora una volta, di essere dei veri partner commerciali” afferma Marco Nicoli, senior sales manager italia di Dynafit. C’è chi invece è riuscito a ridurre questa problematica come Crazy: “Produrre in area UE ci ha permesso di monitorare i fornitori, la qualità e i tempi” ha dichiarato infatti il CEO Luca Salini.

Nonostante la situazione tutti puntano alla trasparenza con i propri partner commerciali:Abbiamo ottimi rapporti con i nostri retailer, siamo stati molto trasparenti nell’informarli della situazione e abbiamo semplicemente riorganizzato il programma di consegne. Li abbiamo anche supportati attraverso un programma di riassortimenti dedicato, garantendo a loro dei prodotti da poter offrire ai loro clienti” ci ha raccontato Tobias Ernesto Gramajo, tec rep manager Brooks italia.

Un altro tema trattato è quello dei listini e del loro incremento a causa soprattutto delle spese legate alla supply chain e ai trasporti. Abbiamo chiesto ai marchi quanto pensano che questo possa incidere sulle vendite. Gianluca Farinelli di SCARPA conferma: “Inevitabilmente l’aumento c’è stato. Per il mercato Italia questo ha creato qualche problema ma è stato compreso dai clienti visto che sono ben informati sulla situazione attuale in tutti i settori”. In molti concordano sul fatto che all’aumento dei prezzi contribuisca anche il continuo aumento di qualità dei propri prodotti: “Gli aumenti coinvolgono tutta la collezione SCARPA motivati anche dall’ elevata qualità del nostro prodotto” continua infatti Farinelli. D’accordo anche Simone Ponziani di Artcrafts International: “Siamo riusciti a contenere gli aumenti entro percentuali molto basse, nell’ordine del 6-7%. Pensiamo che non vi saranno contraccolpi negativi, non tanto per la carenza di prodotto ma per le caratteristiche uniche che HOKA offre” e Roland Weissteiner k.a. sales manager running, marketing manager di New Balance: “Oltre all’aumento dei costi di trasporto, abbiamo portato tutti i nostri modelli più importanti a uno standard di ecosostenibilità elevato, generando ovviamente qualche costo aggiuntivo ma anche un impatto positivo sull’ ambiente”.

Per quanto riguarda la tipologia di prodotto, sembrano affermarsi le due estremità: quello tecnico da una parte grazie anche al ritorno delle competizioni e di prodotti sempre più performanti e quello entry level per un aumento dei neofiti. “Registriamo una crescita maggiore nella fascia più alta e performante, come attestano gli shoe count dei principali eventi. La maggior parte del merito va alla serie Endorphin” afferma infatti Morgan Guizzo, running sales & marketing manager. Dall’altra parte è Ponziani a dichiarare: “Dal feedback dei retailer, comunque, appare evidente un consistente afflusso di neofiti alla pratica di tutte le discipline dell’outdoor, dal trail running all’hiking”.

Sulla ripresa delle gare è l’atleta e category manager di SCARPA, Marco De Gasperi, a riportarci che: “Non abbiamo la possibilità di misurarlo con certezza ma siamo convinti che il ritorno di investimento dalle competizioni sia alto soprattutto per il supporto che queste offrono al negozio che opera in quell’area. Sponsorizzare una competizione significa supportare i negozianti e aumentare la domanda”.

L’inchiesta completa è disponibile sul nostro “speciale trail running” in allegato al numero 2 di Outdoor Magazine.