
L’inverno ha già fatto capolino sulle cime più alte e tra il 27 novembre e il 4 dicembre la maggior parte dei comprensori riaprirà gli impianti. L’associazione nazionale esercenti funiviari (Anef) è però in attesa che il Governo si pronunci sul protocollo proposto per una ripartenza in sicurezza.
La proposta fatta da Anef al Governo e le condizioni per la ripartenza sono state spiegate dalla presidente Valeria Ghezzi, e nello specifico:
“La proposta degli impiantisti prevede la possibilità di sciare anche in zona arancione e rossa, con un numero limitato di accesso alle ski area, l’80% di capienza sugli impianti chiusi (50% in zona rossa) e il 100% su quelli aperti, dove si accederà comunque con la mascherina“.
La presidente di Anef ha inoltre sottolineato anche che lo sci è uno sport di per sé sicuro, che si pratica all’aperto e con un distanziamento garantito dalla natura stessa dell’attività. Lo dimostrano anche tutte le riaperture, senza particolari limitazioni, dello scorso inverno negli Stati Uniti, in Svizzera e nei paesi scandinavi dove non si è riscontrata un’incidenza di contagi legata allo sci superiore a quella di altre attività economiche. Certo sarà fondamentale il rispetto delle regole: distanze nelle code, uso corretto della mascherina e controllo del green pass, carico dei veicoli chiusi all’80%.