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Il Microfibre Consortium (TMC) ha reso pubblico il metodo che ha sviluppato per la misurazione della perdita di microfibra dai tessuti durante il lavaggio domestico. Realizzato in collaborazione con l’università di Leeds e l’European Outdoor Group (EOG), insieme a parti interessate come adidas e Helly Hansen, il progetto ha l’obiettivo di aiutare l’industria tessile a ridurre la frammentazione e la dispersione nell’ambiente delle fibre tessili ed è stato progettato per essere compatibile con le attrezzature di laboratorio standard.

Dopo essere stato disponibile alle parti interessate già nel novembre 2019, il lavoro sul database pilota è continuato per tutto il 2020, con un aggiornamento rilasciato lo scorso novembre. Ora i dati su 250 tessuti e filati sono ospitati sul TMC Fibre Fragmentation Data Portal.

TMC e l’università di Leeds avevano presentato il primo metodo al mondo per la misurazione della perdita di microfibra dai tessuti, delineando i piani per lo sviluppo di un database completo sulla frammentazione delle fibre. Un lavoro reso possibile grazie ai campioni di materiali e filati che sono stati forniti dal marchio TMC, dai membri del retail e dai fornitori.

La dichiarazione

Il direttore esecutivo del consorzio Sophie Mather ha dichiarato: È sempre stata nostra intenzione rilasciare pubblicamente questo metodo per un uso più ampio in tutta l’industria tessile e siamo molto entusiasti di farlo ora. Siamo in grado di farlo dopo un anno di test rigorosi e l’utilizzo da parte dei nostri membri, con ulteriori passi di accreditamento in atto con i laboratori di terze parti”.

Per poi aggiungere: “Invitiamo apertamente tutte le organizzazioni che vogliono utilizzare questo metodo a presentare i risultati al portale TMC Fibre Fragmentation Data Portal. La sua apertura è un passo importante perché aumenterà la conoscenza a livello globale, mentre l’industria tessile cerca di ridurre il livello di frammentazione delle microfibre”.