
Ha preso il via la 26esima edizione di Performance Days, la fiera di Monaco dedicata al mondo dei tessuti e delle tecnologie.
Un’edizione online che prende vita sulla piattaforma the Loop, lanciata proprio dalla fiera e che consente di ospitare talk e conferenze in streaming usufruibili da tutti coloro che si sono registrati all’evento.
Inoltre, the Loop offre l’accesso 365 giorni all’anno a un marketplace completo dedicato a produttori di tessuti ad alte prestazioni. Attualmente ne fanno parte più di 8.000 prodotti e quasi 200 fornitori. Per gli organizzatori l’obiettivo è arrivare a rappresentare 12.000 prodotti sul mercato da oltre 250 fornitori internazionali.
La giornata del 17 maggio ha preso il via con un talk da parte di Alexa Dehmel, active sports design & consulting con oltre 30 anni di vasta e profonda esperienza nel settore della moda e un alto livello di competenza professionale, che ha fatto un punto sulle ultime tendenze delle prestazioni dei tessuti funzionali e degli accessori per il settore dell’abbigliamento sportivo.
Alexa Dehmel ha riassunto così le novità per l’estate 2023, oltre a fornire un aggiornamento delle collezioni inverno 2022/23. Dai baselayer ai gusci si è fatta una carrellata tra tessuti e funzioni, mettendo un focus su temi significativi come quello della sostenibilità.
A seguire un aggiornamento sulla nuova gamma colori per la stagione estate 2023 con Nora Kühner, che si è concentrata maggiormente sulle principali correnti che influenzeranno l’industria sportiva. Coprendo una panoramica che va delle trame dei tessuti alle superfici delle finiture fino alla grafica, ha delineato una panoramica precisa per la prossima stagione.
Topic e discorso aperto invece sul tema della sostenibilità con l’intervento di Katy Stevens, responsabile CSR e sostenibilità di EOG, con un’esperienza di oltre 15 anni nel settore tessile. Nel suo attuale ruolo, facilita e incoraggia i marchi ad aumentare l’azione per aumentare la propria responsabilità ambientale ed etica.
Il tema green è infatti centrale nel mondo outdoor negli ultimi anni, ma con il progredire della scienza i dettagli della pratica cambiano. Il paradigma è cambiato, visto che oggi tutti riconoscono che ci deve essere un allontanamento dall’attuale modo di fare le cose, soprattutto perché quest’anno vedrà il vertice sul clima della COP 26.
Inoltre, tutti guardano all’associazione di categoria per la leadership in questo campo, ma l’EOG ha risorse limitate e non può obbligare nessun marchio a seguire il suo pensiero. Come riuscire a trasformare la teoria in pratica, dunque, è il fil rouge del suo discorso che si basa su una sensibilizzazione nuova e diversa.
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