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Il Global Consumer Insights Survey 2020 (23,545 intervistati in nove Paesi tra gennaio e giugno 2020)/2021 (8,738 intervistati in in 24 territori) e l’Osservatorio sulle generazioni Millennials e Z di PwC hanno indagato come il comportamento dei consumatori e le abitudini di spesa siano state influenzate dalle misure di allontanamento sociale messe in atto a seguito della pandemia da Covid-19, individuando quelle che sono le principali leve per la ripresa dei consumi.

Di seguito riportiamo i punti emersi.

  • Sensibilità ai prezzi: nel 2020 il 36% dei consumatori globali ha speso meno rispetto all’anno precedente e il 24% reputa la salute e la sicurezza come un fattore fondamentale negli store fisici.
  • Aumento della quota delle vendite e-commerce nel settore retail, dal 13,9% nel 2019 al 22,4% entro il 2023. Nell’ultimo anno, quasi un intervistato su cinque in tutto il mondo acquista quotidianamente attraverso un canale online e il 25% fa parte della generazione Z (18-24 anni). Il 67% dei giovani scopre i propri capi grazie ai social o tramite influencer.

  • Il 32% dei praticanti outdoor acquistano maggiormente o esclusivamente articoli di sport online rispetto agli store fisici. Il prezzo è il motivo principale (37%), seguito dalla qualità (30%), che è invece al primo posto per lo shopping in-store (36%).
  • Sarà dunque prioritario per le aziende puntare sulla presenza nel canale online. Tra gli attributi da valorizzare maggiormente: una consegna rapida e affidabile, che è il fattore più importante per i consumatori (42%), seguita da delle buone condizioni di reso, dalle recensioni di altri utenti e dalla disponibilità di articoli non presenti negli store fisici.
  • Anche la sostenibilità è diventata un tema centrale. Il 31% sarebbe disposto a pagare di più per articoli prodotti in modo etico/sostenibile e il 24% per packaging eco-friendly.
  • L’atmosfera e lo store design (23%), la tecnologia per facilitare l’esperienza di acquisto (19%) e l’esperienza virtuale (12%) sono dei fattori chiave.
  • Anche la personalizzazione dei prodotti (19%), la possibilità di inviare offerte personalizzate dallo smartphone in negozio (16%) e servizi esclusivi come personal shopper e stilisti (13%) giocano un ruolo importante.