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Come vi avevamo annunciato, il 23 marzo si è tenuto in versione virtuale il panel “The Science of SustainableFabric” organizzato da Polartec. L’obiettivo era – appunto – approfondire la scienza dei tessuti sostenibili insieme a esperti del settore, su temi riguardanti circolarità, plastiche riciclate e biodegradabilità.

Steve Layton, presidente Polartec

Hanno preso parte all’evento più di 900 “addetti ai lavori” tra cui designer, product managers, ceo, sustainability managers e tanti altri manager in ruoli cruciali di aziende nel settore outdoor, nonché sportsweat, lifestyle e fashion, ma anche media internazionali, industry leaders e key decision makers, confermando quanto possa essere centrale oggi il tema della sostenibilità in tutti i mercati di riferimento.

A intervenire in apertura il presidente di Polartec, Steve Layton, che ha aggiornato il pubblico sugli sforzi fatti dal brand in questo senso, attraverso il suo lavoro di innovazione dei tessuti performanti e sostegno alla scienza sostenibile. “La scienza sostenibile è la forza trainante del marchio Polartec. Siamo costantemente in contatto con gli esperti per assicurarci di muoverci nella giusta direzione e penso che, in uno spirito di trasparenza, sia importante condividere questi confronti. Per trovare il miglior percorso da percorrere, è necessaria una vera e propria sinergia di idee”.

Eva Karlsson, ceo Houdini Sportswear

Interessante, in ottica di vendita e mercato, l’intervento del ceo di Houdini Sportswear, Eva Karlsson, sull’approccio del marchio alla sostenibilità. Passato da un’economia anonima e transazionale a una di tipo lineare e circolare nel 2001, il marchio sta ora intraprendendo un viaggio per trovare, in collaborazione con altri partner come Polartec, delle soluzioni al continuo consumo. Viviamo in un pianeta fantastico, che apprezziamo e condividiamo insieme ad altre persone e alla natura, ma al tempo stesso lo consumiamo, e sempre più in fretta: questo è pericoloso per noi e per lui. Per trovare un rimedio a ciò, dunque, Houdini ha capito di dover comprendere davvero qual è il suo impatto sulla terra e le conseguenze che ne derivano. Ha quindi iniziato a guardare al pianeta in maniera più olistica, e a seguire un approccio più sistemico.

Milliken & Company, la società che nel 2019 ha acquisito Polartec, ha la medesima visione e perciò apporta una considerevole attenzione alla sostenibilità, in particolare con obiettivi legati a pianeta, persone e prodotti. Motivo per cui quest’ultima si spinge alla ricerca e allo sviluppo, grazie a cui ha individuato quattro obiettivi, che possono essere raggiunti solo rivolgendosi alla scienza e agli esperti.

I quattro obiettivi di Polartec

  1. Maggiore durabilità – Se ne parla troppo poco, ma i prodotti più longevi non solo sono vitali a livello di impatto, bensì acquisiscono valore nel tempo, motivo per cui bisogna chiedersi quanto dureranno e quale sarà il loro destino a fine ciclo.
  2. Chimica più “smart” – Sfruttando la ricerca, Polartec è riuscito a ottenere rapidamente delle innovazioni molto interessanti come il DVR (trattamento idrorepellente privo di PFC che guarda al futuro). Nel futuro punta alla riduzione della dispersione di micro particelle e a quella dell’impatto dei trattamenti dannosi.
  3. Performance naturali – Con l’utilizzo di fibre differenti nei propri prodotti.
  4. Totale circolarità – È il modo di fare business che Polartec ha ormai acquisito da diverso tempo: tutto punta su questo.

Trovate l’articolo completo sul n. 3 di Outdoor Magazine.