
Oggi il ministro della salute Speranza ha firmato un’ordinanza in cui “si differisce l’apertura degli impianti sciistici al 18 gennaio 2021”, che di fatto indica – nero su bianco – una possibile data per l’inaugurazione di questa stagione invernale. L’ultima parola però non è ancora detta, dato che non si potrà prescindere dalla divisione dell’Italia per zone a seconda dell’andamento epidemiologico del virus e, di conseguenza, alcune regioni considerate a rischio (arancioni e rosse) potrebbero non avere il via libera per la riapertura.
Per il momento, comunque, le regioni sono state ascoltate, dopo che nei giorni scorsi avevano richiesto – attraverso una lettera inviata dal presidente Stefano Bonaccini – appunto il rinvio della riapertura precedentemente fissata il 7 gennaio, per avere il tempo necessario ad apportare le modifiche alle linee guida del protocollo di sicurezza, come richiesto dal Comitato tecnico scientifico.
Ora bisogna aspettare che il Cts approvi le nuove linee guida proposte entro il 7 gennaio, in modo da poter essere inserite nel nuovo Dpcm “che entro il 15 gennaio sostituirà quello in scadenza”, perché – come specificato nell’ordinanza – il rinvio è subordinato all’approvazione delle regole che esso dovrà definire.
“Grazie al lavoro di squadra delle Regioni e delle Province autonome iniziato in Commissione Turismo abbiamo finalmente una data di apertura credibile e seria: il 18 gennaio. Ora si può finalmente ripartire in sicurezza”, dichiarano gli assessori con delega allo sci delle regioni e province autonome dell’arco alpino, oltre che della regione Abruzzo, in un comunicato congiunto. “Il governo ha finalmente ascoltato le regioni e le province autonome: siamo soddisfatti della decisione del ministro Speranza”.
Fino a poche ore fa il presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher annunciava una nuova ordinanza provinciale nei prossimi giorni e che non ci fosse ancora una “data certa” per la riapertura a livello nazionale.
L’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) plaude alla decisione di Speranza nelle parole del presidente Marco Bussone: “Negli ultimi giorni abbiamo registrato una crescente attenzione di molti parlamentari per la montagna, l’annuncio di oggi permette nei prossimi giorni una urgente mappatura delle esigenze di ristoro per gli operatori, impiantisti, maestri di sci e per tutte le categorie che soffrono per la non apertura”. E aggiunge: “La forte attenzione politica per la montagna mi auguro prosegua nei prossimi mesi e si sostanzi su tutti i fronti, per tutti i comparti, a partire da quello agricolo e forestale, fondamentali per tutte le aree montane italiane”.
Commenti