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Nonostante la pandemia, il 2020 è stato caratterizzato da numerose nuove idee nel panorama del retail, che vanno oltre il classico modo di vendere al dettaglio. Le seguenti sono le trovate più importanti dell’anno.

Prodotti di seconda mano

Negli ultimi anni marchi come Houdini, Vaude e Haglöfs hanno iniziato a testare prodotti già usati, per integrarli nei propri store. A maggio, a Zurigo, è stato inaugurato 2nd Peak, il primo negozio di secondo mano che si concentra esclusivamente sul mercato outdoor. Dopo aver aperto come pop-up store, da questo mese si trasferirà in una sede permanente più grande e farà crescere i propri servizi, con noleggio, riparazione e studio di upcycling. Presto sarà realizzato anche un sito e-commerce.

Molti studi dimostrano che il punto di vista sui beni di seconda mano è cambiato in modo significativo: infatti, se in passato questo tipo di abbigliamento veniva acquistato soprattutto per il basso prezzo, oggi è l’aspetto sostenibile ad attirare i clienti. Un’occasione in più per promuovere l’utilizzo a lungo termine delle risorse esistenti.

Neutralità di genere

Lo scorso ottobre, nel quartiere londinese di Soho, adidas Originals ha aperto il suo primo negozio gender-neutral, in cui i prodotti non vengono suddivisi per genere, ma anzi sono neutrali e completamente inclusivi. In termini di abitudini d’acquisto, questa novità si traduce in clienti che non vogliono che il brand indichi loro quali prodotti, colori o taglie acquistare a seconda del proprio genere, un aspetto che, invece, ha giocato da sempre un ruolo importante nel settore moda. A conferma, il fatto che il cross-buying, cioè la moda d’acquisto del sesso opposto, è una tendenza.

Il nuovo negozio adidas, dunque, non è suddiviso in aree per uomini o donne, ma offre solo una vasta gamma di taglie per tutti i prodotti. Ciò significa che il marchio prende coscienza anche di tipologie di corpo più grandi o più piccoli sia negli uomini che nelle donne, e ne tiene conto.

Gamification

Negli ultimi anni, nei negozi di articoli sportivi sono stati installati molti studi di yoga, pareti d’arrampicata o porte da calcio, per far diventare questo luogo un punto d’incontro per la comunità, incoraggiando i clienti a fare esercizio fisico. Una novità introdotta anche da Nike, ma che non ha riscosso il successo desiderato, perché – ritengono dall’azienda – non tutte le persone sono “super atleti” e per farle attivare bisogna rompere queste inibizioni. E il gioco viene in aiuto in questo senso.

“House of innovation” è la prima filiale europea di Nike che ha abbracciato questo nuovo concetto di retail e ha aperto i suoi battenti il luglio scorso a Parigi, comprendendo giochi interattivi e stazioni di test per bambini, che spingono le persone a partecipare spontaneamente, dal nipote al nonno. “Ma è importante che raccontino una storia, che la loro narrazione sia integrata nell’ambiente”, aggiunge Adrian Nyman global creative director retail del brand. Questi giochi di movimento appositamente sviluppati supportano il lancio di prodotti, aiutando a spiegare le caratteristiche specifiche del prodotto o riflettendo il suo design.

Personalizzazione per il cliente

Arc’teryx ha lanciato un store concept con i suoi Icon Stores, pensati per i clienti che non conoscono ancora il marchio; in uno spazio ridotto sono presentati solo i prodotti più venduti: le “icone”. Il negozio così diventa una sorta di introduzione ai prodotti del brand, dato che l’ampia selezione dei flagship store può a volte confondere e forse anche intimidire i nuovi consumatori. Quest’anno ne sono stati aperti cinque negli Stati Uniti, mentre il primo europeo è previsto nel 2021 a Londra.

Ma l’attenzione al cliente si dimostra anche con varie funzionalità che vanno oltre, come con la visione 3D del negozio (che permette un roll-out molto più veloce e rende superflui molti viaggi) oppure consulenze virtuali e liste d’attesa virtuali (che sono stati lanciati – e apprezzati – nel corso dell’emergenza sanitaria).

Design e tecnologia

On Running ha aperto un flagship store a New York che offre una serie di servizi digitali, come informazioni sui prodotti, analisi individuali e un “Magic Wall” che mostra l’intera gamma del brand. L’obiettivo del marchio è quello di concentrarsi sul design e sulla tecnologia, per creare un’interazione con il cliente completamente nuova. Per trovare la scarpa perfetta, per esempio, vengono confrontate le caratteristiche della sua corsa con un database di circa 52.000 corse e poi combinate con i dati di uno scanner costruito su misura.