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La notizia è arrivata alla stregua di una doccia fredda. Anche la LUT, la cui 14sima edizione era in programma per il 26 giugno 2020, è stata annullata. Una scelta inevitabile e dettata dalla coscienza, una scelta soprattutto etica nei confronti di tutte le altre manifestazioni trail italiane. Questo il commento di Simone Brogioni, organizzatore della gara insieme a Cristina Murgia.

“Una scelta dolorosa ma inevitabile. È la prima volta, dalla nascita della LUT, che dobbiamo optare per l’annullamento. Nel 2013 eravamo stati costretti a modificare e tagliare di 30 chilometri il percorso a causa della neve, ma mai ci era successo di doverla annullare. Stante la situazione abbiamo cercato di fare la scelta meno traumatica e più vantaggiosa per gli iscritti: cioè dare la duplice possibilità di slittamento al 2021 (mantenendo congelati iscrizione e pettorale, pacchetti alberghi e punti Itra) oppure di richiedere il rimborso del 50%, come da regolamento

Come mai avete deciso di annullare la gara anzichè tentare uno spostamento di data?

“La scelta di annullare è una scelta etica e speriamo che anche altre gare seguano il nostro esempio. Spostare la gara a una (ipotetica) data tra due o tre mesi avrebbe voluto dire sovrapporsi ad altre manifestazioni trail e questo non è eticamente corretto. Inoltre il 60% dei partecipanti alla LUT viene dall’estero e sarebbe stato impensabile programmare una data, anche solo ipotetica, che potesse andare bene anche agli atleti provenienti dalle varie nazioni europee e non, oggi come noi impegnate a combattere la battaglia contro la pandemia”.

Scelta condivisa anche da La Sportiva, main sponsor della manifestazione.

“Anzitutto il dispiacere più grande è quello verso gli organizzatori Simone e Cristina, che lavorano ad un evento di questa portata dal giorno dopo la fine dell’edizione precedente, quindi da un anno. Tuttavia era l’unica scelta responsabile in questo momento di incertezza totale. Cancellare l’evento significa vedere vanificati un po’ gli sforzi, anche a livello di marketing, perchè la LUT sarebbe stata la piattaforma ideale per lanciare contenuti e prodotti che avrebbero sfruttato proprio questo evento per partire in campagna estiva. Tuttavia siamo tutti sulla stessa barca, i negozi sono chiusi, per cui non è tanto la cancellazione dell’evento a precluderci qualcosa ma la contingenza globale” – ha commentato Luca Mich, marketing operations manager dell’azienda della Val di Fiemme.

Quali erano state le azioni già messe in atto ad oggi in previsione della gara?

“Iscrizioni a parte, bruciate come sempre in poche ore, c’erano tutte le attività collaterali, dalla prenotazione degli alberghi alle superfici dei negozi di Cortina, alla preparazione del marketing material per presentarci in modo adeguato e ovviamente all’attivazione di tutti i fornitori che ruotano attorno a questo sistema-evento. Tuttavia non disperiamo, la LUT e La Sportiva torneranno assieme il prossimo anno e anche tutti i gadget preparati per i finisher saranno riproposti allo stesso modo…grazie a dio almeno quelli non riportavano la data dell’evento!

La LUT non è l’unica gara ad essere stata annullata o spostata. Come lei tante altre che avevano La Sportiva come o tra gli sponsor. Come si comporterà il prossimo anno l’azienda alla luce di quanto accaduto e nei confronti di tali manifestazioni?

“Come successo con Lut ci sono molti altri eventi, anche più piccoli e magari anche maggiormente in difficoltà finanziariamente parlando, che sono stati annullati o spostati. A loro vorremmo dire che questa non sarà per La Sportiva un’occasione per disinvestire ma anzi, il prossimo anno metteremo lo stesso impegno proprio per rilanciare il movimento e crescere ancora assieme”.

 

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@arch. LUT