
Abbiamo intervistato GianPaolo Facchini, Direttore Generale Polar Italia, che ci offre il suo punto di vista sulla situazione Covid-19
Come state vivendo l’emergenza Coronavirus?
Come tutti con preoccupazione, sia ovviamente per l’aspetto della salute pubblica e personale, che per lo scenario economico che si prospetta sempre più difficile ed incerto. Ormai da un paio di settimane lo scenario si modifica di giorno in giorno, nel momento in cui si entra in ufficio e si apre il proprio account email. Questa situazione impone, per quanto possibile, uno sforzo notevole in termini di flessibilità e rapidità nell’ assumere decisioni che parevano impensabili sino a pochi giorni prima.
Quest’applicazione forzata dello Smart working sta incidendo negativamente o positivamente sulla produttività del personale?
Grazie agli strumenti IT a disposizione, lo smart working si sta rivelando una soluzione efficace soprattutto nelle aree del marketing, nel back office e nell’area amministrativa. Certamente, la funzione che maggiormente risente rispetto a questa metodologia di lavoro è quella delle vendite. Alcune fra le principali realtà commerciali e distributive si sono rese disponibili ad organizzare e gestire in tempi brevi conference call che sostituscono i tradizionali meeting face to face. Va però detto che la rete distributiva in Italia è prevalentemente composta da piccole realtà con un livello non avanzato di informatizzazione. Rispetto a questa parte della clientela vi è una situazione oggettiva di difficoltà nella comunicazione.

GianPaolo Facchini, Direttore Generale Polar Italia
Questa condizione ha comportato annullamenti degli ordini? Impatterà negativamente sul vostro fatturato?
Sino ad ora la quota di ordini annullati è molto modesta, preoccupa invece il fatto che per Marzo ed Aprile vi sarà inevitabilmente uno stop totale degli ordini da parte della distribuzione off line stante la situazione di lock down. Ovviamante il discorso è molto diverso per il canale on line che vive dinamiche contrastanti. Alcune tipologie di prodotti sono in calo, mentre altre, come le attrezzature da home fintess, stanno avendo un vero e proprio boom di richiesta. Per quanto riguarda i prodotti di elettronica per lo sport i dati di sell out dei clienti ci dicono che, dopo una prima settimana di calo le vendite, queste sono abbastanza stabili e sui livelli dello stesso periodo 2019. Anche per il canale on line la situazione è comunque fluida e molto difficile da prevedere. Occorrerà anche capire come si evolverà la situazione nei servizi di logistica.
Avete avviato iniziative a supporto dei vostri clienti?
Stiamo per attuare una serie di iniziative che già erano in cantiere e che, alla luce della situazione attuale, riteniamo saranno di aiuto. Dalla settimana in corso è attiva la piattaforma on line “Polar Retail Web Shop” che consente ai nostri clienti di inviare a Polar ordini diretti on line avendo anche accesso alla nostra situazione di magazzino per ogni prodotto . Fra poche settimane inoltre saremo pronti con la nostra piattaforma di formazione on line per il personale di vendita dei nostri rivenditori. Sono tutte inziative che crediamo vadano nella direzione di mantenere un rapporto di forte collaborazione con tutta la nostra clientela pur con tutti i limiti della attuale situazione.
Questo blocco generalizzato ha creato problemi di approvvigionamento dai vostri fornitori?
Il rallentamento negli approviggionamenti dai centri di produzione in Cina è stato in realtà meno impattante di quanto potesse apparire a fine Gennaio. I ritardi nelle consegne da subfornitori sono di entità limitata , nell’ordine di 2/4 settimane.
Come pensi evolverà questa situazione?
Al momento possiamo solo affidarci al parere degli esperti che tendono ad essere molto cauti ed usare un po’ di buon senso. Usciremo tutti da questa situazione ma certamente l’orizzonte da considerare per una vera ripresa va misurato in qualche mese, non in poche settimane.
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