“Siamo la voce del settore outdoor europeo e la nostra vision è fare affari globali e redditizi in un modo che restituisca più di quanto prendiamo dalla natura e dalle persone, dunque in modo sostenibile”. Questa la missione dichiarata in occasione dell’assemblea annuale dell’European Outdoor Group (EOG), che ha avuto luogo alla fiera ISPO Munich 2020. L’associazione, di fronte ai rappresentati di diverse aziende e a tutti i presenti alla conferenza, ha quindi fornito un aggiornamento sulle proprie attività, che vengono svolte direttamente da EOG o attraverso altre organizzazioni – come l’European Outdoor Conservation Association (EOCA), It’s Great Out There Coalition (IGOT) e The Microfibre Consortium (TMC).

Il vicepresidente di EOG e ceo del brand tedesco Vaude, Antje von Dewitz, ha affermato che “l’associazione ha già impegnato milioni di euro di risorse in progetti di RSI e sostenibilità, mentre in Europa crediamo che ne siano stati investiti collettivamente 100 volte di più, senza alcun ritorno diretto da tali investimenti – e questo è davvero lodevole. È la cosa giusta da fare e siamo orgogliosi di aprire la strada”. Antje von Dewitz ha inoltre sottolineato che il 97% dei membri di EOG ha già adottato comportamenti in linea con la Carta di Sostenibilità dell’associazione, impegnandosi in materia di cittadinanza, responsabilità e sostenibilità d’impresa.

A pagina 12 e 13 del numero in uscita di Outdoor Magazine abbiamo pubblicato una dettagliata panoramica sui dati presentati nell’assemblea, mentre all’interno dell’ISPO Report abbiamo approfondito i cambiamenti annunciati ai vertici dell’associazione e le tematiche discusse da Antje von Dewitz e Andrew Denton (segretario generale di It’s Great Out There Coalition).