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La IFSC ha firmato un contratto di tre anni con l’agenzia media con sede negli Sati Uniti FloSports per portare le tappe della Coppa Del Mondo di arrampicata sulla loro piattaforma.

I diritti di streaming sbarcano nel climbing

Questa partership, dichiara l’IFSC, le permetterà di investire più risorse in questa disciplina e quindi a sostenere meglio economicamente le tappe e alcuni aspetti tra cui l’ospitalità agli atleti, creando più contenuti di alta qualità e più copertura mediatica e raggiungendo una maggior audience. L’accordo esclude i diritti televisivi lineari, che IFSC continuerà a vendere a parte e il Giappone, dove l’IFSC ha un accordo preesistente sia per l’online che per la televisione lineare.

FloClimbing con un servizio online in abbonamento (al costo di 150 dollari, più di Netflix qualcuno ha commentato ironicamente) offrirà la visione delle tappe della IFSC dal 2017 al 2019 a partire dal weekend della coppa del mondo di boulder che si sta svolgendo a Meiringen, in Svizzera, in queste ore, oltre a documentari su alcuni atleti iconici di questo sport, analisi delle tecniche, così come news, highlights e interviste.

Statement

Marco Scolaris, presidente dell’IFSC ha commentato “con il nostro nuovo partner FloSports iniziamo unan uova avventura. Offriremo agli appassionati una più profonda copertura degli eventi e potremo investire di più in una produzione di contenuti di alta qualità per portare la bellezza dell’arrampicata a tutti”

Siamo elettrizzati di questa collaborazione con IFSC, non c’è mai stato nella storia dell’arrampicata un momento più esaltante di questo (ndr riferendosi al raggiungimento dello status di sport olimpico) alla coppa del mondo di arrampicata gareggiano i più forti climber del mondo e noi non vediamo l’ora di portare i loro fans sempre più “dentro l’evento” e dare agli atleti una visibilità che non hanno mai avuto prima” ha dichiarato Phil Wendler, FloSports SVP of Global Rights Acquisition and Subscription.

 

 

Una petizione di protesta

Questa notizia ha subito fatto scalpore tra i climber, in quanto lo streaming della Coppa del Mondo era sempre stato disponibile gratis sino ad oggi. In breve è stata lanciata una petizione sulla piattaforma Change.org, nella quale si legge che questo accordo avrà l’effetto di rendere l’arrampicata meno accessibile alle persone che non hanno la possibilità di seguire le tappe dal vivo o di acquistare l’abbonamento. Inoltre,, si dice, questo accordo va contro lo spirito dei Giochi Olimpici, il cui scopo è “incoraggiare la pratica degli sport nella società senza distinzione di sesso, età, provenienza sociale e status economico”), un obiettivo raggiunto per cui la Federazione si è tanto battuta. L’istanza invita quindi attraverso la firma della petizione ad esercitare pressione sull’IFSC e i suoi partner per cambiare l’accordo. A meno di 48 h dal lancio è stata firmata già da oltre 11 sostenitori su un obiettivo di 15 mila.

Molti atleti famosi e personalità del mondo dell’arrampicata si sono espressi contro questa scelta dell’IFSC, tra questi il nostro Stefano Ghisolfi che sulla sua pagina facebook ha dichiarato “penso che questa decisione non farà bene al nostro movimento”.  Commento sarcastico anche da parte del fenomeno Alex Megos, che in sostanza dice “se già i patiti di climbing considereranno di non guardare più la Coppa del Mondo, come possiamo pensare che lo facciano  i neofiti o chi si dovrebbe avvicinare a questo sport?”… Come al solito poi queste questioni sui social esplodono e qualcuno, sulla pagina facebook dell’IFSC già denunciava il fatto che i post negativi contro questa scelta venissero cancellati, da parte nostra possiamo dire che tra quelli che abbiamo letto c’era comunque più ironia che maleducazione.

Passo indietro sulla prima tappa

A distanza di poco tuttavia sul sito dell’IFSC è apparso un nuovo comunicato che dichiarava che FloSports aveva formulato un’offerta ai consumatori, che ora era in via di revisione in seguito ai commenti e alle raccomandazioni che (ndr in poche ore) erano arrivate. E aveva nel frattempo già riformulato l’offerta, garantendo la visione gratuita dell’evento che si sarebbe svolto di lì a poche ore, la tappa di Meiringen appunto. E nei giorni successivi saranno fatte ulteriori valutazione per dare la miglior offerta possibile.

Che dire, un passo necessario per trasformare quest’attività in un vero sport professionistico o un brutto colpo assestato alla sua popolarità e alle sue prospettive di crescita? Forse una risposta è quella che lo stesso Ghisolfi dà dicendo che “il nostro sport sta crescendo velocemente, ma sta ancora crescendo. Abbiamo bisogno di coinvolgere le persone in esso, non di escludere chi già ne è appassionato”. Un commento questo, che, dobbiamo dire, ha molto in comune con il post di Kilian Jornet rivolto alla ISFM a seguito degli eventi della seconda tappa di ISMF World Cup a Cambre D’Aze, dove muoveva critiche contro la scelta di cedere i diritti video a una società terza, col rischio di veder ridurre le comparse di questo sport sui principali canali televisivi.

 

www.ifsc-climbing.org/

 

Petizione